Uomo politico inglese. Entrato in Parlamento nel
1529, protetto dal cardinale T. Wolsey, ebbe la fiducia di re Enrico VIII, del
quale divenne ministro e consigliere. Fu tra i principali promotori della
riforma anglicana, in quanto cercò di spezzare i legami esistenti tra la
Chiesa d'Inghilterra e Roma e sostenne la supremazia del sovrano sulla Chiesa.
Divenuto rappresentante del re per gli affari spirituali, soppresse i conventi,
dei quali la corona incamerò i beni. Nominato gran cancelliere, convinse
Enrico VIII a sposare, per convenienza politica, la principessa luterana Anna di
Clèves, che fu tuttavia quasi subito ripudiata; caduto allora in
disgrazia e accusato di eresia e alto tradimento dal duca di Norfolk,
C.
venne condannato e giustiziato (Putney, Londra 1485 - Londra 1540).